Quando abbiamo appreso che Lebanon di Samuel Maoz aveva vinto il Leone d’Oro come miglior film alla 66a Mostra del Cinema di Venezia, ci ha colto un’emozione profonda. Eravamo già a lavoro per questa edizione del PKF e la notizia ci ha raggiunti di sera a Tel Aviv proprio mentre stavamo per concludere il ragionamento che poi ha reso possibile la realizzazione del nostro programma. Certamente Lebanon era già incluso nella programmazione, ma il prestigioso premio che gli è stato assegnato in Italia ha reso più forte e insistente la domanda che ormai ci poniamo ogni anno e alla quale cerchiamo sempre nuove risposte. Perché questa schiera di registi israeliani continua a conquistare il cuore e lo sguardo del pubblico internazionale, e nel nostro caso di quello italiano? Promettiamo al nostro pubblico che tenteremo ancora una volta di rispondere a questa domanda, lungo il viaggio cinematografico che vi proponiamo al PKF2009. Un viaggio che vi darà la possibilità di vedere nuovi film di questa “annata” (2008 – 2009) particolarmente felice per il cinema israeliano, e grandi classici che magari ci aiuteranno a comprendere se oggi, all’alba di questo nuovo millennio, pellicole storiche possono aprire nuovi orizzonti e mostrare questo cinema da un punto di vista diverso.
Per la sezione “Sguardo sul nuovo cinema israeliano” presentiamo otto lungometraggi, tre documentari e due cortometraggi, che a nostro giudizio rappresentano nel miglior modo i frutti di quest’annata di cinema. Alcuni tra i film selezionati hanno già avuto grande successo di pubblico e critica, altri sono presentati al PKF2009 per la prima volta in Italia. Come tradizione vuole, dedicheremo una sezione ad una scuola, che quest’anno è il dipartimento di cinema del “Beit Berl College”, un’officina di idee nella quale lavorano e studiano molte promesse del cinema israeliano. Così ecco a voi sette film degli studenti, che si concentrano in particolare sulla complessità del mondo dei giovani israeliani. Altro appuntamento da non mancare è quello con la tradizionale sezione “Percorsi ebraici”, quest’anno dedicata a curiose storie di comunità ebraiche ai “Quattro angoli della Terra” (Perù, Vietnam, etc.).
Per celebrare i cento anni della Città Bianca, abbiamo messo a punto un programma, “Tel Aviv: Storie di una città”, che comprende film classici della storia del cinema israeliano e un bel documentario storico, che sarà presentato dai suoi registi, ospiti del PKF2009. Gli ospiti del Festival infatti, insieme agli eventi che abbiamo preparato per voi (lezioni, première e serate speciali), arricchiranno le giornate del PKF2009, mentre i film, tutti in lingua originale con sottotitoli in italiano, restano il cuore pulsante della manifestazione. Siete tutti invitati dunque a partecipare, e vi auguriamo una buona visione.
Dan Muggia. Con una laurea alla Beit-Zvi Drama School, e un master in cinema alla N.Y.U. ( e diplomato alla Mandel School for Educational Leadership), Dan è stato un attore, ed oggi critico cinematografico, insegnante e curatore. Fino al 2004 ha lavorato alla Israel Film Service e dopo ha pubblicato il suo primo libro: 100 Film Masterpieces. Ha prodotto il documentario “Naomi’s Corset” di Gerard Allon’s, che ha riscosso successo in vari festival (tra cui il Jerusalem Film Festival). E’ stato managing producer del South Film Festival 2005 di Sderot, e membro della giuria al Docaviv International competition, al Jewish Experience competition del Jerusalem film Festival. Oggi Dan insegna cinema in Israele, al Sapir College e alla Beit Berl Art School.
Ariela Piattelli è nata a Roma, dove ha studiato al DAMS di RomaTre e si è laureata in Storia e critica del cinema. Oggi è giornalista e collabora con « Il Corriere della Sera ». In passato ha collaborato per alcune testate, tra cui « Il Giornale », l’agenzia Apcom (al desk di New York ) e la rivista di cultura ebraica « Shalom » di cui è ancora redattrice. Nel corso degli anni ha approfondito gli studi sul rapporto tra arti figurative ed ebraismo, e nei suoi numerosi viaggi in Israele è venuta a contatto con il cinema israeliano. Dal 1998 è consulente dell’Ambasciata d’Israele in Italia per iniziative culturali e festival cinematografici. E’ stata membro della giuria al Jerusalem Film Festival 2008 (per la sezione “Jewish Experience”) ed è curatrice insieme a Raffaella Spizzichino e Shulim Vogelmann, del Festival Internazionale di Letteratura Ebraica. Nell’ultimo anno ha prodotto alcuni eventi culturali tra Italia e Israele, tra cui il concerto di Idan Raichel Project a Roma (Piazza del Campidoglio, in collaborazione con Zètema) e l’anteprima italiana di “Seven Days” di Ronit e Shlomi Elkabetz, nell’ambito del Festival Internazionale del Film di Roma.
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