PKF 2017

Il PKF2017 propone per la consueta sezione “Sguardo sul nuovo cinema israeliano” opere che hanno riscosso successo sia in Israele che all’estero, e che rappresentano la varietà e il multiculturalismo che compone la società israeliana di oggi. Film di inaugurazione, Holy Air di Shadi Srour – ospite al festival con il produttore Ilan Moskovitch –  presentato in anteprima italiana, una commedia che mostra un inedito spaccato delle diverse culture che convivono in Israele. Tra i numerosi titoli in programma, per la prima volta sarà presentato al pubblico italiano The Legend of King Solomon, l’ultima opera del Maestro dell’animazione israeliana Hanan Kaminski – anche lui tra gli ospiti del festival – dedicata a Gerusalemme e alla storia del Re Salomone. Tra i documentari, l’avvincente On the Map di Dani Menkin, prodotto da Nancy Spielberg, che racconta una delle pagine più importanti della storia e dello sport israeliano. Quindi, Shalom Italia, della regista Tamar Tal Anati, che racconta di tre fratelli ebrei israeliani, di origine italiana e del loro viaggio attraverso la Toscana, in cerca della caverna in cui da piccoli si erano nascosti per scappare dai nazisti. Fra i panel, “Raccontare il Medio Oriente attraverso il documentario”, incontro a due voci tra Itai Anghel e il direttore de La Stampa, Maurizio Molinari.  Il panel sarà seguito dalla proiezione del doc Invisible in Mosul, in cui lo stesso Anghel si unisce con coraggio ai corpi speciali dell’esercito iracheno che avanzano verso Mosul sotto il fuoco nemico dell’ISIS e dei suoi terroristi suicidi.Durante la kermesse si svolgerà anche la prima edizione del Premio Emanuele (Lele) Luzzati, che premierà la migliore opera considerata meritevole da una giuria composta da intellettuali e artisti di rilievo.

 

Direzione artistica PKF

In co-direzione già dalla prima edizione del Roma Kolno’a Festival (2006) e poi ininterrottamente al PKF, Ariela Piattelli  è nata a Roma, dove ha studiato al DAMS di RomaTre e si è laureata in Storia e critica del cinema. Oggi è giornalista e collabora con « Il Corriere della Sera ». In passato ha collaborato per alcune testate, tra cui « Il Giornale », l’agenzia Apcom (al desk di New York) e la rivista di cultura ebraica « Shalom » di cui è ancora redattrice. Nel corso degli anni ha approfondito gli studi sul rapporto tra arti figurative ed ebraismo e, nei suoi numerosi viaggi in Israele è venuta a contatto con il cinema israeliano. Dal 1998 è consulente dell’Ambasciata d’Israele in Italia per iniziative culturali e festival cinematografici. E’ stata membro della giuria al Jerusalem Film Festival 2008 (per la sezione “Jewish Experience”) ed è curatrice insieme a Raffaella Spizzichino e Shulim Vogelmann, del Festival Internazionale di Letteratura Ebraica. Nell’ultimo anno ha prodotto alcuni eventi culturali tra Italia e Israele, tra cui il concerto di Idan Raichel Project a Roma (Piazza del Campidoglio, in collaborazione con Zètema) e l’anteprima italiana di “Seven Days” di Ronit e Shlomi Elkabetz, nell’ambito del Festival Internazionale del Film di Roma.

Lirit Mash

Lirit Mash è attrice e sceneggiatrice. Di origine argentina, è nata e cresciuta in Israele (Kibbutz Gazit). Ha imparato a suonare il violino e partecipato alla “Youth Symphonic Orchestra” dei membri dei kibbutzim. Vissuta per tre anni a Roma, tornata in Israele si è diplomata in Arte alla “Alon High School for the Arts”. Nell’esercito, ha lavorato come istruttore sportivo nel “College Interdisciplinary for Command and Staff”. Nel 1997 si è diplomata come attrice presso la “Beit Zvi High School for the Performing Arts”. Già durante il terzo anno degli studi, ha girato per una serie televisiva “Merhav Yarkon” (ambientato in una stazione di polizia). Dopo aver completato gli studi, ha svolto un ruolo di primo piano al teatro di Haifa, uno dei quali: “Ghetto” diretto da Joshua Sobol. Negli ultimi 20 anni Lirit ha recitato in teatro, cinema e televisione e tra i suoi ruoli più importanti: “Zinzana” (serie televisiva girata in una vera prigione nel 1999), “Saturdays and Holidays” (tre stagioni di una serie di successo sulle relazioni di coppia, 2000-2003). “This  Night” (2006-2013) dell’Orna Porat Theatre, sulla comunità  marocchina fuggita in Israele negli anni ’50. “Yellow Peppers” serie venduta alla BBC (2013), “Milk and Honey” venduta a Channel 4 (2015) e molti spot fra i quali per l’IKEA, la Tnuva e la campagna “Violence Against Women”. Attualmente Lirit è protagonista in un commedia originale: “Daddy’s Fathers” insieme all’attore veterano israeliano Uri Gavriel. Ha insegnato “Dramma e interpretazione e preparato attori per audizioni. Nell’ultimo anno, Lirit ha scritto il suo primo copione per una co-produzione israelo-argentina e un libro ispirato alla sua infanzia in Kibbutz.
 
Born in Israel and grew up in a kibbutz. At the age of 10, she moved with her family to Rome as part of her father work, “Hashomer Hatzair”, (3 years), and for the first time exposed to Italian language, art and fine food.
Studied violin for 8 years and did her matriculation in arts.
Graduated at “Beit- Zvi”, School of the Performing Arts (1997).
Today Lirit is a theater, a movies and a tv series actress.
Her prominent roles:
Films-” Theater- “Ghetto”, “Backyard Games”, “Dadi’s Girls”, “My son”,”Blind date” ,”Blank bullet”. 
Tv series- “Saturdays and Holidays”,” “Zinzana,” “Yellow Peppers,” “Milk&Honey” ,”Mermaids”. 
 
http://www.add-ca.com/TalentProfile.aspx?TalentId=316

Sguardo sul nuovo cinema israeliano

An Israeli Love Story
di Dani Wolman, Israele, 93′
Holy Air
di Shady Srour, Israele, 81′
Invisible in Mosul
di Itai Anghel, Israele, 55′
Longing
di Savi Gabizon, Israele, 100′
The 90 Minutes War
di Eyal Halfon, Israele, Germania, Portogallo, 90′
Photo Farag
di Kobi Farag, Israele, , 77′
The Cousin
di Tzahi Grad, Israele, 93′
The Women’s Balcony
di Emil Ben-Shimon, Israele, 96′
Ben Gurion Epilogue
di Yariv Mozer, Israele, Francia, 55′
Harmonia
di Ori Sivan, Israele, 97′

Percorsi ebraici

The Legend of King Salomon
di Albert Hanan Kaminsky, Israele, Ungheria, 80′
Iom Romo
di Valerio Ciriaci, Italia, 30′
On the Map
di Dani Menkin, USA, 85′
Shalom Italia
di Tamar Tal Anati, Israele, Germania, 70′
Travelers
di Erik Hir, Rachel Kim, Anna Kiraly, HannahSkolnick, Naphtali Rosenberg, Israele, 50′
#uploading_holocaust
di Udi Nir e Sagi Bornstein, Israele, Germania e Austria, 75′
Libia, l’ultimo esodo
di Ruggero Gabbai, Italia, 65′ di Michael Manasseri, Usa, 97′

Serie TV da Israele

Shitsel
di Alon Zingman, Israele, 90′
Yellow Peppers
di Keren Margalit, Amnon Kotler, Israele, 70′
Your Honor
di Ron Ninio, Israele, 96′

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